Sono accusato della commissione di un reato. Cosa è opportuno che io faccia?

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Stuido Legale Ahmad

Sono accusato della commissione di un reato. Cosa è opportuno che io faccia?

Il nostro sistema processuale penale è congegnato in maniera tale che una persona accusata di un reato sia posta in condizione di conoscere esattamente quali sono le contestazioni che le vengono mosse.

La conoscenza esatta dell’accusa può avvenire in vari momenti, a seconda di come si sia generato e sviluppato il procedimento penale.

Potrebbe avvenire al momento della conclusione delle indagini (connotate da segretezza, sicchè l’indagato, di fatto, sarà stato “osservato” per mesi a sua insaputa, anche tramite pedinamenti o intercettazioni telefoniche/ambientali, Clicca QUI per leggere l’articolo “È possibile essere sottoposti a indagine a propria insaputa?”) o al momento dell’esecuzione di una misura cautelare (ad esempio una custodia in carcere o un sequestro), o dopo un arresto, una richiesta di incidente probatorio, un invito a presentarsi per rendere interrogatorio, etc.

In qualunque modo si sia venuti a conoscenza dell’accusa a proprio carico, è necessario prendere prontamente contatto con il proprio difensore, affinchè egli possa adoperarsi immediatamente per assicurare la più proficua ed efficace assistenza legale: ciò, non solo ove sussistano prove d’innocenza, ma anche ove, al contrario, paiano emergere indizi di colpevolezza (Clicca QUI per leggere l’articolo “Perchè difendere un colpevole? Principi costituzionali al riguardo”).

La gravità delle ripercussioni sulla sfera personale e patrimoniale connesse alla pendenza di un procedimento penale, impongono, invero, di esercitare –sin dai primi istanti e con massimi impegno, dedizione e professionalità– tutte quelle prerogative che costituiscono attuazione del diritto inviolabile di difesa riconosciuto dalla nostra Carta Costituzionale.

Avvocato Fondatore

Jacopo Antonio Ahmad

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